Il provvedimento che dispone il sequestro preventivo finalizzato alla confisca deve indicare le ragioni che rendono necessario anticipare l'effetto ablativo prima della definizione del giudizio.
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Contro i provvedimenti in materia di sequestro preventivo diversi dal decreto che lo dispone (advertisement esempio quelli che rigettano la richiesta d revoca, o quelli che modificano il sequestro, o quelli interlocutori) è possibile l’appello ex artwork 322 bis c.p.p. entro dieci giorni dalla comunicazione del provvedimento da impugnare.
Diversamente da quanto si è detto con riferimento al fumus, il legislatore ha definito con particolare precisione il secondo presupposto richiesto for every l’applicazione del sequestro preventivo, il c.d. periculum in mora.In tale presupposto va ravvisata la stessa esigenza cautelare che con il provvedimento si intende salvaguardare, ovvero il «pericolo che la libera disponibilità di una cosa pertinente al reato possa aggravare o protrarre le conseguenze di esso oppure agevolare la commissione di altri reati» (art. 321, comma one, cod. proc. pen.).Sul punto, giova precisare che, ai fini della legittimità del sequestro preventivo, il pericolo va inteso in senso oggettivo come probabilità di danno futuro in conseguenza dell’effettiva disponibilità materiale o giuridica della cosa, che può derivare non solo dalla potenzialità della res oggetto del provvedimento cautelare di recare una lesione all’interesse protetto dalla norma penale, ma anche dalla semplice possibilità di contribuire al perfezionamento del reato (21).In come si denuncia una persona sostanza, al great di evitare una indiscriminata compressione del diritto di proprietà e di uso del bene, l’accertamento del requisito in parola deve dare atto della sussistenza di un duplice elemento: il c.d. nesso di pertinenzialità della cosa rispetto al reato e il pericolo che la libera disponibilità della cosa possa determinare un aggravio delle conseguenze del reato ovvero agevolarne la reiterazione (22).Il primo elemento ricorre allorquando il bene sottoposto a sequestro si caratterizzi for each una intrinseca, specifica e strutturale strumentalità rispetto all’attività illecita che si ritiene commessa dall’indagato, non essendo sufficiente una relazione meramente occasionale (23).
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Innanzitutto, si è precisato che – in assenza di una indicazione specifica, analoga a quella prevista per le misure cautelari personali dall’art. 274, comma 1, lett. c), cod. proc. pen. – l’espressione «altri reati» di cui all’art. 321 del codice di rito non deve essere interpretata restrittivamente come riferita soltanto a reati della stessa specie di quello for each cui si procede. In secondo luogo, si evidenzia l’esigenza che la valutazione del giudice in ordine alla sussistenza, o meno, del predetto pericolo non si esaurisca in una astratta prognosi di commissione di nuovi reati, ma si sostanzi nell’analisi della concreta potenzialità criminogena della disponibilità cosa, ancorando la nozione di pericolo alla specificità dei dati esistenti (26). Se così non fosse, infatti, si finirebbe for every consentire una inammissibile applicazione dell’istituto in funzione di mera prevenzione dei reati, con conseguente snaturamento della sua finalità cautelare (27).
Il richiamo alla finalità di accertamento dei fatti mira – come sottolinea la Relazione al progetto preliminare del codice di procedura penale – ad una «
Quanto al primo aspetto, stante l’identicità, si rinvia a quanto si è avuto modo in precedenza di evidenziare con riferimento al sequestro preventivo.
Ciò detto, risulta comunque doveroso precisare che l’espressione “cose pertinenti al reato”, cui fa riferimento l’art. 321 cod. proc. pen., è più ampia di quella di corpo di reato, così come definita dall’art. 253 stesso codice, e comprende non solo qualunque cosa sulla quale o a mezzo della quale il reato fu commesso o che ne costituisce il prezzo, il prodotto o il profitto, ma altresì quelle legate anche indirettamente alla fattispecie criminosa (24).Il secondo elemento, invece, è costituito propriamente dall’esigenza cautelare, ossia dalla situazione di pericolo che si intende neutralizzare con l’applicazione della misura. In tale elemento il legislatore ha ricondotto due assorted situazioni di pericolo connesse alla libera disponibilità (materiale o giuridica) della cosa pertinente al reato in capo all’autore di esso ovvero a terzi: 1) l’aggravamento o protrazione delle conseguenze del reato; two) l’agevolazione della commissione di altri reati.In altri termini, il sequestro preventivo (c.d. impeditivo) trova la sua giustificazione nel “finalismo” cautelare di impedire che una cosa pertinente al reato possa essere utilizzata per estendere nel tempo o in intensità le conseguenze del crimine o per agevolare il compimento di altri reati.
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L'avvio della procedura fallimentare non preclude il provvedimento di sequestro preventivo finalizzato alla confisca di beni attratti alla massa fallimentare per i reati tributari
In modo particolare in giurisprudenza si procede in questo modo quando un debitore non adempie ai propri obblighi, se viene infranta una norma amministrativa, advertisement esempio una violazione al Codice della Strada, o perchè è stato commesso un reato.
Nei casi di mancato rinvenimento del profitto o del prezzo del reato nella sfera economica, giuridica e patrimoniale del soggetto destinatario di misura cautelare, si può comunque procedere con un sequestro for each equivalente di beni che non abbiano alcun collegamento con l’attività delittuosa e di cui il reo abbia la disponibilità.